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POLISTENA Maltrattamento bambino autistico, Ruggiero: “I prossimi parlamentari abbiano come priorità la certezza della pena e la videosorveglianza"

Silvana RuggieroSilvana RuggieroÈ successo ancora, un bambino disabile picchiato dalla maestra. Dopo averlo detto e ripetuto a gran voce, prima da mamma, poi da presidente di un’associazione per di disabili, oggi Silvana Ruggiero da assessore alle politiche sociali di Bagnara torna a tuonare contro chi non ha lottato abbastanza per queste anime indifese.

L’appello è rivolto a chi oggi si contende una poltrona alla Camera o al Senato: «Quanto successo nella scuola di Polistena ai danni di un ragazzino autistico non deve divenire solo un caso di cronaca, e quindi parole, parole, ma è giunto il momento che i futuri legislatori che proprio in questi giorni si affannano a trovare una poltrona per il nuovo Parlamento, decidano alla prima seduta dello stesso l’inserimento delle telecamere quale protezione verso gli indifesi, ma non solo, dovranno legiferare una legge ad hoc per questo tipo di reato, perché non basta la sospensione dall’attività lavorativa del “carnefice” o gli arresti domiciliari, soprattutto quando vi è una prova video inconfutabile! Per fare una buona legge, ci vogliono buoni propositi che devono partire da un solo fondamentale principio: i soggetti con disabilità ed in condizione di vulnerabilità, sono persone indifese ma non indifendibili, perché è compito dello Stato difenderli. Non facciamo del dolore dei genitori, già di per se logorati, l’unica arma bianca, ma sia il loro dolore e soprattutto la sofferenza dei loro figli senza un perché, la proposta legislativa ad intervenire subito ed in fretta».

La Ruggiero prova a smuovere le coscienze di chi può davvero fermare quello che è ormai diventato un mal costume diffuso affinchè queste tragedie non debbano mai più ripetersi.

«Quante volte ancora deve accadere? Quanti bambini/ragazzi indifesi, vulnerabili devono ancora finire sulla cronaca, a segnare cicatrici dentro di loro e dei genitori? Quante volte e soprattutto cosa altro deve succedere affinchè ci sia una svolta vera e concreta nella tutela dei disabili minori e non! Non basta più indignarsi, l’indignazione ferisce ma non punisce, così come il clamore mediatico non consola e non cura le ferite di chi subisce violenze senza potersi difendere. Occorre passare agli strumenti necessari che siano da deterrenti e da tutela dei nostri figli disabili quando frequentano luoghi socio educativi e socio assistenziali! E’ giunto il momento che ci sia una legge che renda obbligatoria la videosorveglianza in questi luoghi frequentati da persone indifese e servono leggi che diano la giusta e congrua certezza della pena. La violenza perpetuata ai danni di bambini con vulnerabilità psico-fisiche è un reato contro l’umanità, che non può trovare alibi nella stupidità, cattiveria, malvagità, menti malate od in quello che oggi lo si definisce stress lavorativo! Non può uno Stato fondato sulla giustizia e tutela delle fasce più deboli esultare dinanzi alla Legge sul “Dopo di Noi” se non è in grado di proteggere i nostri figli durante “il noi”! Questo tipo di reato non può e non deve attendere lunghi iter legislativi o decisionali perché ogni giorno perso è un giorno in più di rischio che simili atteggiamenti indifendibili vengano perpetuati!».

Silvana Ruggero, riceviamo e pubblichiamo