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BAGNARA CALABRA I vignaioli chiedono incontro con il sindaco per problematiche Caccipuio

VignaVignaRiproponiamo una lettera inviata al sindaco di Bagnara Calabra, Gregorio Frosina, da un gruppo di vignaioli di località Caccipuiu. Sono passati mesi ma non vi è stata risposta da parte dell'Amministrazione Comunale. Santo Ventre, primo firmatario, la ripropone, sperando che stavolta giunga una  qualche risposta.

Caccipuio, ubicata tra i torrenti Gaziano e Canalello, è l’unica contrada disseminata di terrazzamenti, coltivati per lo più a vigneto, non servita da stradine interpoderali; per cui è faticosissimo arrivarci, in quanto occorre arrampicarsi, per oltre mezz’ora di percorso, su due sentieri comunali tortuosi, strettissimi, pericolosi e che da decenni non beneficiano di alcuna manutenzione.

Tale disastrosa situazione logistica ha determinato l’abbandono di molti vigneti, con conseguenze pesanti non solo per l’occupazione, ma anche dal punto di vista idro-geologico: se le piogge non sono assorbite dal terreno dilavano, i canali di raccolta delle acque piovane si riempiono di erbacce e detriti, e la montagna frana. L’età media di noi pochi vignaioli rimasti, che, per amore della terra, continuiamo a lavorarla, supera i 65 anni. Il lavoro è duro, pesante, ma siamo talmente innamorati della nostra collina e legati alle tradizioni dei nostri padri, che, nonostante tutto, vogliamo continuare a coltivarla. Ed è inutile parlare di rilancio dell’agricoltura e di coinvolgimento delle giovani generazioni in questo antico e nobile lavoro se le condizioni oggettive sono quelle odierne.

L’abbandono della collina comporta, pertanto, degrado ambientale ovvero incendi e smottamenti, con un grande costo economico-sociale. I vini, ricavati dalle uve della nostra collina, sono particolarmente pregiati, ma pian piano scompariranno se non si rende meno difficoltoso raggiungere i vigneti. Per tutto questo vi è l’esigenza di realizzare una stradina, in continuazione a quella esistente Caiulero-Loggia, che abbia come sbocco finale Santa Barbara. Oltre ad essere vitale per quanto sopra detto, questa strada costituirebbe una forte attrattiva turistica, per l’impareggiabile paesaggio che si presenterebbe a chi la percorre.

Noi vignaioli dalla collina non vogliamo andarcene, anzi vorremmo che i nostri figli e nipoti continuino in questo duro, ma nobile lavoro. Pertanto, ci rivolgiamo alle autorità politiche, e in particolare al Sindaco, chiedendogli un forte impegno per la realizzazione della stradina, che attendiamo da decenni. A tale scopo invitiamo il Sig. Sindaco ad organizzare un incontro con la partecipazione, oltre che dei vignaioli, dei capo gruppi consiliari, da effettuarsi entro la seconda decade di novembre.

P. I VIGNAIOLI DI CACCIPUIO, Primo firmatario Santo Ventre (Riceviamo e pubblichiamo

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