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BAGNARA CALABRA Canoni idrici: il Comune si oppone al Giudice di Pace

  • Categoria: Politica
comune-bagnaracomune-bagnaraDopo le prime sentenze del Giudice di Pace sul canone idrico 2017 a seguito della dichiarata illeggittimità del calcolo forfettario, il Comune si oppone ai ricorsi.
Per ricostruire la vicenda è necessario ricordare che nel corso del 2020 l'ufficio acquedotto di Palazzo San Nicola aveva emesso e notificato tramite raccomandata 8.500 ordinanze-ingiunzioni relative agli anni d'imposta 2015, 2016 e 2017. Alcuni utenti, su sollecitazione del comitato "Bagnara Aperta" hanno presentato ricorso al Giudice di Pace, il quale  ha accolto la domanda dichiarando "la nullità ed illeggittimità dell'ingiunzione di pagamento, relativamente al servizio idrico integrato anno 2017".
Gli attivisti hanno più volte sollecitato gli amministratori al dialogo in quanto ritengono che il calcolo forfettario è contrario ai regolamementi vigenti e deve essere fatturato dpo la lettura del contatore. "Alla base della richiesta di pagamento del canone, da parte dell'Amministrazione Comunale - spiegano i componenti di "Bagnara Aperta" - vi è un difetto di esigibilità delle quote". Il caso sul canone idrico 2017 non si è concluso e la Giunta ha deliberato "la costituzione e rappresentanza dell'Ente avverso i ricorsi o gli atti di citazione notificati all'ente e presentati innanzi al Giudice di Pace di Reggio Calabria, ed in ogni grado ed ordine superiore, per gli atti ingiuntivi relativi al servizio idrico integrato anno d'imposta 2015-2016-2017-2018".
Inoltre dalla delibera si evince che la Giunta ha demandato al responsabile UOC 3 Finaziaria-Tributi-Commercio e Contenzioso ogni adempimento di competenza, autorizzandolo a rappresentare il Comune in giudizio sia in qualità di funzionario, sia tramite la nomina di un legale.
 
Tina Ferrera