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BAGNARA CALABRA La discarica "La Zingara" di Melicuccà, e la delega alla cultura della Maceri infiammano il Consiglio Comunale

  • Categoria: Politica

Cons Com BagnaraCons Com BagnaraC’è la questione della discarica in località “La Zingara” di Melicuccà e c’è qualche questione contabile, oltre all’assestamento di bilancio, ad animare la quinta seduta di consiglio comunale dell’era CoVid-19. Seduta che avrebbe dovuto tenersi in modalità mista, con la possibilità, da parte dei consiglieri, di partecipare anche in videoconferenza. Una possibilità venuta meno proprio a ridosso della data stabilita; tempistica che ha impedito un rinvio, secondo la presidente del consesso Tina Maceri, che ha annunciato in apertura di aver respinto le richieste di rinvio presentate dai consiglieri Santa Parrello e Rocco Dominici.

Maceri che è obiettivo dei primi strali di Adone Pistolesi: il capogruppo di “Rinascita per Bagnara” contesta la disparità di trattamento fra due richieste presentate dal suo gruppo. La prima, famosa, mozione sulla discarica, trattata nel consiglio comunale del 29 gennaio, accolta nonostante fosse stata presentata con le stesse “proporzioni numeriche”, vale a dire dagli stessi 3 consiglieri comunali di “Rinascita” che si sono visti, invece, respingere la richiesta inoltrata il 25 ottobre perché «non presentata da almeno 1/5 dei consiglieri». La proposta, ripresentata da 6 consiglieri (“Rinascita” più Rocco Dominici, Francesco Maiorana e Angela Randazzo) viene stavolta accolta; ma la decisione non va giù a Pistolesi, che contesta la delega alla cultura della Maceri, perché «da regolamento – dichiara Pistolesi - art. 16: al presidente e al vice è fatto divieto di assumere o esercitare altra funzione dell’ente, che non competa loro per effetto della carica rivestita». Maceri incassa e contrattacca, invitando Pistolesi «a discendere lungo le scale del diritto, e pascolare nella prateria della giurisprudenza». Una frase che rimarrà negli annali per sostenere la tesi che, essendo delega inter-organica, l’incarico sarebbe perfettamente compatibile con la presidenza.

Pistolesi fa poi rettificare la votazione del 29 settembre sul punto riguardante il porto (la votazione riportata nel documento riportava l’unanimità, mentre Pistolesi e Parrello si erano astenuti). Si passa dunque al dibattito sull’impianto di Melicuccà. Il sindaco Gregorio Frosina ribadisce «la contrarietà del Comune all’apertura»; una posizione, tuttavia, «complessa e difficile» nelle parole del primo cittadino, causa la limitazione delle funzioni e delle competenze circa le decisioni intorno ad un impianto che ha sede nel territorio «peraltro, di un altro Comune». Ma ci sono i rilievi importanti avanzati dalle associazioni del territorio; il lavoro portato avanti da Agape di Sant’Eufemia, Circolo Armino e Pro Salus di Palmi, Terramala di Sant’Anna di Seminara, Alba di Ceramida, Cittadinanza Attiva Pellegrina e Nella Mia Città di Bagnara Calabra entra nella discussione nelle parole dei consiglieri Adone Pistolesi e Giovanni Oriana. La vicinanza dell’abitato, delle coltivazioni e delle falde acquifere preoccupa e merita approfondimenti e verifiche ulteriori, anche alla luce dei rilievi del Piano di Caratterizzazione Ambientale della Regione (datato 2018) e dei rilievi dell’allora indagine dei Carabinieri del Noe. Michele Spoleti sottolinea anche la sua contrarietà alla riapertura, già espressa lo scorso anno, quando si facevano più insistenti le voci di una possibile riattivazione del sito.

Una questione che «merita attenzione – dichiara Oriana – perché ha a che fare con problematiche ambientali, e non può passare tutto con una mozione o un ordine del giorno. Dobbiamo farci carico delle responsabilità nei confronti dei cittadini e dell’ambiente – sottolinea il capogruppo di Uniti per Crescere – ne dobbiamo preservare la salubrità». Necessario «recidere, eventualmente, i cordoni ombelicali con la politica metropolitana: dobbiamo fare gli interessi del nostro territorio, non della città di Reggio Calabria», e «se disagio deve essere, ci sono delle forme di compensazione con cui far valere le problematiche che ricadrebbero, inevitabilmente, su di noi direttamente». L’assessore Felice Maceri risponde, difendendo l’operato della maggioranza che «certamente, è sempre in contatto con la Città Metropolitana, ed anche se lontano dai riflettori, di certo fa bruciare i telefoni». Ma Oriana ribadisce: «dobbiamo essere presenti. Dobbiamo essere a capo del movimento, non lasciare che le associazioni guidino. Dobbiamo essere in grado di gestire noi la situazione».

Oriana accende anche il dibattito sul debito fuori bilancio discusso al punto 9 all’odg; la somma dovuta all’Autoparco del Sole, di circa 8mila euro, è infatti certificata da un atto emesso dall’allora Comandante della Polizia Municipale, Domenico Papalia (al comando dei vigili per qualche mese a cavallo fra il 2018 e il 2019), in assenza di fatture della ditta a partire dal 2013; ditta che, in passato, aveva presentato anche una richiesta per 42mila euro di somme da saldare da parte del Comune. Debito accertato, al momento, di 8mila euro: «e carte automaticamente alla Procura della Corte dei Conti – chiarisce il funzionario Giuseppe Marino - per accertare eventuali responsabilità per danno erariale, come prescritto dalla legge».

La maggioranza regge, su 3 delle 10 votazioni “Uniti per Crescere” vota con l’esecutivo. La chiusura se la prende il vicesindaco Mario Romeo, che a margine della votazione sull’assestamento di bilancio, sottolinea come «i numeri, oggi, dicono che il nostro ente è economicamente sano; cosa che fa onore a questa amministrazione», con in programma adesso «il più grande piano di opere pubbliche che la cittadina abbia mai visto e che ne cambieranno il volto». Palazzetto, campo sportivo, porto, zona Cacilì e la riapertura della questione Auditorium: un «percorso virtuoso» che, per Romeo, testimonierà la bontà dell’esperienza amministrativa di Bagnara Bene Comune.

Gianmarco Iaria