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BAGNARA CALABRA Santa Parrello (RpB) sulla questione IMU: "si metta fine a questa annosa ingiustizia sociale"

  • Categoria: Politica

Santina ParrelloSantina ParrelloDi seguito la nota stampa di Santa Parrello "Rinascita per Bagnara", in merito alla questione IMU.

Ancora una volta siamo costretti a tornare sull’argomento, sperando che sia quella buona!

L’occasione ci viene offerta dalla richiesta inoltrata dall’associazione “Cittadinanza Attiva Pellegrina”, in cui si fa riferimento ad un parere formulato dal MEF, sulla possibilità di rivedere immediatamente il valore in comune commercio delle aree fabbricabili che confermerebbe quanto già da noi detto in tutte le sedi opportune (Consigli comunali, interrogazioni e solleciti vari) da due anni a questa parte: in conformità all’art. 251 TUEL solo le aliquote non possono essere modificate per un quinquennio dalla dichiarazione di dissesto e non anche i valori venali su cui va calcolato l’IMU, che dipendono dal valore del mercato.

Il suddetto parere spazza via, semmai ce ne fosse bisogno, qualsiasi dubbio sull’interpretazione del citato articolo del TUEL, e va a corroborare le varie pronunce giurisdizionali delle locali Commissioni Tributarie che a seguito dei ricorsi dei contribuenti hanno riconosciuto nel merito le ragioni dei ricorrenti, in alcuni casi addirittura rideterminando il valore venale dei terreni nella misura di un terzo rispetto a quello attuale.

Venuta meno qualsiasi remora sulla questione legale, rimarrebbe in piedi solo l’aspetto “opportunistico” delle questione legato alla quadratura del bilancio, che ad essere onesti, è stato l’unico vero motivo ed ostacolo per cui codesta maggioranza non ha mai voluto affrontare seriamente il problema, per porre fine ad un’ingiustizia sociale che si protrae da diverso tempo.

Paradossalmente, si sta consumando una doppia ingiustizia, perchè sulla scorta delle sentenze della Commissione tributaria, relativamente ai ricorrenti vittoriosi, il comune sta applicando per il calcolo dell’IMU il valore rideterminato dalle sentenze; mentre per quei cittadini che non hanno presentato o vinto il ricorso, ma sono proprietari di terreni che insistono nella stessa zona, viene applicata per il calcolo dell’IMU un valore venale che è il triplo!

Naturalmente al problema di ingiustizia ed iniquità si affiancano le ricadute negative sulla gestione del bilancio le cui entrate, necessariamente non corrisponderebbero più con le previsioni stimate!

Per tutti i motivi suesposti, ma soprattutto per un problema di etica morale che dovrebbe stare alla base dell’azione politica, prescindendo da qualunque valutazione opportunistica, urge mettere fine a questa ingiustizia sociale in tempi brevissimi adottando atti conseguenziali.

Pertanto, chiediamo, coerentemente con quanto su esposto:

  1. che si provveda a delegare urgentemente il responsabile dell’ufficio tecnico, o altra figura tecnica apposita, ai fini di una rivalutazione dei valori medi di mercato attribuibili alle aree edificabili; (richiesta, peraltro, già inoltrata in data 10/02/2019!)
  2. che si demandi al responsabile dell’ufficio Tributi una stima della differenza delle entrate relative all’IMU sulla base del nuovo valore di mercato, ridefinito dal responsabile dell’ufficio tecnico;
  3. Che si provveda a definire i ricorsi pendenti presso le Commissioni Tributarie attraverso degli accordi con i contribuenti al fine di evitare spese giudiziarie ed incassare immediatamente i tributi;
  4. Infine, dopo i precedenti passaggi, si proceda ad una variazione di bilancio che tenga conto delle diverse entrate.

Confidando nel buon senso di questa amministrazione, riteniamo che sia giunto il momento, non essendovi più elementi ostativi, di mettere fine a questa annosa ingiustizia sociale, consentendo a quei contribuenti vessati da un tributo iniquo di riacquistare serenità e fiducia nelle istituzioni che li rappresentano.