Venerdi', 19 Aprile 2024
 
    Instagram         
 
Logo Unieuro Bagnara Calabra
 
Festa della Costa ViolaBacco - Def 

REGGIO CALABRIA D'Ascola: "Sistema sanitario in Calabria cresciuto senza regole"

1 1 Confindustria RC1 1 Confindustria RCPresso la sede di Confindustria all’interno della tre giorni promossa dal sodalizio nato dall’associazione Leonardo, ANF e da ASS.nas con Anci Giovani  ed il settore Politiche Giovanili della città Metropolitana  si è discusso del Sistema Sanitario in Calabria, un tema di stretta attualità che merita più di approfondimento.

Dopo i vari interventi tecnici da parte degli assistenti sociali coordinati da Nadia Laganà diversi sono stati gli spunti posti all’attenzione del Presidente della Commissione Giustizia Nico D’ascola presente a presiedere i lavori dell’incontro.

Presenti all’appuntamento il consigliere Metropolitano Eduardo Lamberti Castronuovo, il delegato alla Sanità del Comune Valerio Misefari e Valerio Berti in rappresentanza di Confindustria.

Alessandra Serra del coordinamento regionale di Anci Giovani ha affrontato le criticità che derivano dai collegamenti interni all’area Metropolitana di Reggio Calabria ed all’intera regione verso i presidi sanitari, questione ripresa dall’amministratore delegato di Atam Francesco Perrelli che nella sua nuova veste si è reso disponibile ad aprire un tavolo di discussione per provare ad estendere i servizi della azienda di trasporto reggina anche in ottica metropolitana.

Netto Antonino Castorina Consigliere Metropolitano a Reggio Calabria delegato al Bilancio ed alle Politiche Comunitarie “ Gran parte delle risorse della nostra regione sono rivolte al sistema sanitario che ha bisogno di un lavoro di squadra per portare a casa i risultati sperati, l’assenza di dialogo tra i vari enti  e lo sperpero del denaro pubblico avvenuto indistintamente nell’ultimo decennio ha creato un disastro che va arginato immediatamente”

Nelle conclusioni il presidente della Commissione Giustizia al Senato della Repubblica  Nico D'Ascola ha affermato:" Il sistema sanitario calabrese e' cresciuto in maniera dissennata, senza alcuna regola, con costi elevatissimi, con personale inutilizzato e ospedali che non si dovevano aprire. La sanità moderna sa bene che al di sotto di una certa soglia di attività quantitativamente definite quella divisione ospedaliera e' altamente inefficiente se non addirittura pericolosa. 
La sanità andrebbe restituita allo Stato. Un livello di indebitamento così forte con un correlativo simmetrico livello di inefficienza nell'assistenza sanitaria e' dimostrativo dello sperpero. 
Il pay back e' una disposizione importante perché stabilisce in capo alle aziende farmaceutiche l'obbligo di restituzione del 50% della quota di superamento del tetto per la spesa farmacologica e sanitaria all'interno degli enti ospedalieri. C'e, inoltre, una grossa aspettativa riguardo alla cosiddetta piramide dei ricercatori. Abbiamo un sistema sanitario che su questo versante è fortemente squilibrato, perche' non forma ricercatori specificatamente dedicati alla materia della sanità".