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REGGIO CALABRIA Confagricoltura: "La responsabilità del commissariamento del Consorzio di Bonifica è da imputare all'ex Presidente Costa"

  • Categoria: Politica

1 1 Confagricoltura Reggio Calabria1 1 Confagricoltura Reggio CalabriaLa responsabilità amministrativa e gestionale del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino, che ha comportato la decisione del Governo Regionale di procedere al commissariamento dell’ente, è da imputare totalmente in capo all’ex Presidente del Consorzio Arturo Costa e alla deputazione amministrativa che lo ha sostenuto in tutti questi anni. Se uno dei Consorzi di Bonifica che negli anni passati era additato da tutti come modello di gestione è stato trasformato in un carrozzone senza controllo certo la responsabilità non può essere addebitata al Commissario nominato dalla Giunta Regionale lo scorso otto agosto e insediatosi nel ruolo solamente il 31 agosto.  

Forse chi oggi critica dovrebbe fare un grande mea culpa per avere permesso questo stato di cose. Questo quanto affermano i vertici delle Organizzazioni Agricole dell’area metropolitana di Reggio Calabria Confagricoltura – Cia e Copagri, congiuntamente all’ANPA, in risposta alle note diramate dal Presidente della Federazione Coldiretti Calabria Pietro Molinaro. Riteniamo – sottolineano le tre Organizzazioni – alquanto scorretto denunciare le mancanze del Commissario Avv. Domenico Ferrara quando dal giorno della sua nomina Coldiretti, con in testa il Presidente Regionale Molinaro, ha occupato il Consorzio per evitare l’insediamento dello stesso che è avvenuto solo dopo quasi un mese dall’incarico ricevuto. Periodo durante il quale il Presidente Costa ha continuato ad amministrare e deliberare come se nulla fosse successo, producendo ulteriori danni ad un sistema che già aveva portato al collasso. Pertanto – rimarcano Confagricoltura – Cia e Copagri – se crisi idrica c’è stata la responsabilità è tutta a addebitare in capo all’ex Presidente Costa e a chi lo ha strenuamente sostenuto, senza dimenticare che prima ha proceduto ad aumentare il canone irriguo e, in procinto delle elezioni consortili, lo ha ridotto creando in tale modo una situazione di bilancio talmente grave che ha inciso negativamente nella corresponsione degli stipendi dovuti ai lavoratori. Anche in merito alla contestazione fatta a mezzo stampa dal Presidente Molinaro che addebita al Commissario la perdita del finanziamento relativo al progetto afferente al bando PSNR 2014/2020 Misura 4 – sottomisura 4.3  - tipologia 4.3.1. (Interventi di ammodernamento dei distretti irrigui dello stilaro, precariti, allaro, amusa, torbido roccella, torbido gioiosa, torbido mammola e condojanni) si rimane basiti. Basta leggere la nota di chiarimento del responsabile unico del procedimento (R.U.P.) dell’11 agosto scorso per comprendere che la responsabilità dovuta ai ritardi accumulati dall’amministrazione del Consorzio guidato da Coldiretti è tutta in capo all’ex presidente Costa e non può in alcun modo essere chiamato a risponderne il Commissario.

Crediamo – contiuano Confagricoltura – Cia, Copagri e Anpa di Reggio Calabria – che se ci fosse un poco di onestà intellettuale e dignità sindacale Coldiretti dovrebbe chiedere scusa a tutti gli agricoltori del territorio per avere permesso, ed anche contribuito, a portare l’importante ente consortile ad un tale stato che definire disastroso è dire poco. Al Commissario – concludono i vertici delle tre Organizzazioni di Categoria - chiediamo di porre in essere tutte le azioni utili al recupero dei finanziamenti e alle risorse utili a dare risposte ai lavoratori. Come Organizzazioni siamo a totale disposizione dello stesso per dare il nostro contributo in termini di competenze e sostegno sindacale finalizzato a riportare il Consorzio ad una gestione amministrativa democratica nel più breve tempo, ben sapendo che i danni prodotti dalla gestione Costa saranno difficilmente sanabili. 

Confagricoltura, RIceviamo e pubblichiamo