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Bagnara ha bisogno di una Giunta giovane fresca e nuova

1 Municipio di Bagnara Calabra1 Municipio di Bagnara Calabradi Peppino Maisano

A Bagnara le elezioni comunali dell’11 giugno hanno dato ragione a Gregorio Frosina con la lista “Bagnara Bene Comune”, che ha vinto nettamente senza se e senza ma. Le altre tre liste concorrenti, quella capeggiata da Gianni Oriana con il simbolo “Uniti per crescere” ha perso ed ha fatto flop con evidenza di numeri in voti e seggi; mentre “Rinascita per Bagnara” guidata da Adone Pistolesi, seconda classificata con quasi 2000 (duemila) voti, ha sorpreso non tutti per il lusinghiero risultato che ha messo in risalto il rigurgito di orgoglio del paese e la grande voglia puntata al cambiamento. Solo attestato di presenza invece alla “Lista Civica per Bagnara” promossa e sostenuta da Massimo Zoccali. Queste le indicazioni di fondo emerse dalle urne domenica scorsa, a cui ovviamente si innestano altre necessarie considerazioni e valutazioni non meno opportune e necessarie delle principali.

Esaminando i risultati elettorali in relazione alle zone di provenienza ci accorgiamo che Ceramida, Pellegrina e Solano, col Rione Marinella, hanno spinto l’elezione determinando il successo di Frosina. Ceramida e Pellegrina, in particolare, col loro voto pieno e chiaro (il 51%) hanno impresso alla vittoria un carattere di novità che fa riflettere, purchè si ricorra a libertà di spirito e di mente nel valutare con oggettivitvità i risultati, per non incorrere in confusioni e travisamenti lanciando ai cittadini messaggi impropri e dannosi. Ciò che deve essere in ogni caso inequivocabile è che chi si è finalmente insediato a palazzo San Nicola la mattina del 12 scorso è il Sindaco di tutti, a prescindere se la spinta più forte e decisiva sia arrivata da monte o da valle, da est o da ovest.

Conviene quindi iniziare da qui per capire meglio la logica del generoso voto dato alla lista Frosina nelle due Frazioni di Ceramida e Pellegrina, dove la forte concentrazione di suffragi alla lista e di preferenze ai candidati è stata incentivata, a mio parere, dalla presenza della candidata Tina Maceri che da sola, con la sua presenza parlante e visibile in campagna elettorale, ha fatto riaccendere l’entusiasmo dei cittadini dei villaggi. Aldilà di tale novità di rilievo, nessun altro elemento distintivo ha influito sull’esito del voto nelle due Frazioni, peraltro scontato perché prevedibile e ripetitivo, sul versante delle preferenze riportate dagli altri tre candidati. Di più, la spinta impressa dalla candidata Maceri ha innescato una accelerazione virtuosa e vantaggiosa in termini di captazione del suffragio che diversamente non sarebbe avvenuto, della quale si sono avvantaggiati gli altri candidati per via del conseguente trascinamento.

Analogo discorso vale per il Centro e le altre periferie, nonché per tutte le candidature di genere presenti nelle altre liste, dove i casi eloquenti di Silvana Ruggiero prima eletta nelle sezioni del Centro, Concetta Zoccali a Marinella e Angela Randazzo a Solano, tutte primeggianti nella lista Frosina, e Santa Parrello e Daniela Salerno al vertice delle preferenze nella lista Pistolesi, la dicono lunga su come abbia funzionato la leva femminile nell’orientamento del voto.  

L’altra novità di rilievo è stato il risultato positivo, aldilà di ogni attesa, in favore della lista di Adone Pistolesi, che ha introdotto a Bagnara in modo serio e forse anche incentivante il principio dell’osare si può. Da ora in poi niente più dovrà ritenersi impossibile, inclusa l’ipotesi del “ribaltamento” che non è più una chimera se si vuole arrivare al superamento del “sempre uguale” imposto dalle solite logiche che ripropongono puntualmente il solito tema. Non faccio il discorso di comodo che oggigiorno domina sul tema del rinnovamento necessario nelle amministrazioni locali per attirarmi simpatie di maniera. Quel che intendo dire è che anche a Bagnara ci si deve pur convincere che da tempo è superata l’ora del ricambio non solo degli strumenti logori che hanno stancato e avvilito tutti per gli esosi prelievi non compensati mai da adeguati servizi, ma soprattutto nell’introdurre metodi validi e stili nuovi nel fare intelligente e moderna amministrazione. Tutto ciò è possibile sotterrando definitivamente le moribonde logiche con un ricambio radicale e totale dei rappresentanti elettivi nell’amministrazione locale, per liberarla da qualsiasi legame col passato, e affidarla a una classe dirigente giovane fresca e nuova di idee, e di alto pensiero.

Nel frattempo, mentre mi è doveroso esprimere i più sinceri auguri a Gregorio Frosina di buon lavoro, i nuovi inquilini di Palazzo San Nicola incomincino a dimostrare di saper governare nell’interesse della cittadinanza e comunichino quanto prima possibile il progetto che hanno in mente per dare respiro e sollievo al paese.

  

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