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Nuccio Azzarà (UIL) su nomina Commissario Sanità Generale Saverio Cotticelli

  • Categoria: Sociale

Nuccio AzzaràNuccio AzzaràSi archivia finalmente, senza rimpianti, il lungo commissariamento a denominazione Scura che rimarrà negli annali come il più disastroso di tutti i tempi ed alla UIL sua antagonista da sempre, con somma soddisfazione non resta che accogliere con favore e speranza, la nomina del nuovo Commissario ad Acta alla Sanità della Regione Calabria il Gen. Saverio Cotticelli. Abbiamo con molta attenzione valutato le parole che il Generale ha scelto per presentarsi:

“Restituiremo il diritto alla salute – Se non assicuriamo il diritto alla cura e alla tutela della salute non avremo dignità - Questa sarà una gestione della legalità e dell’impegno a garantire i diritti della gente - Io sono una persona trasparente e con la trasparenza lavoreremo. Chi non è trasparente si farà male - ” ritenendo che rappresentano un buon viatico, “peraltro”, musica per questa O.S., che della legalità, soprattutto in ambito sanitario con la forte esposizione della nostra UIL FPL, ha sempre fatto il suo cavallo di battaglia. Il nostro pensiero non può che soffermarsi sulla trasparenza e la legalità marcatamente carenti nelle due principali istituzioni sanitarie della provincia di Reggio Calabria: l’ASP e il Grande Ospedale Metropolitano. Il Generale avrà un compito arduo e complicato, in quanto nella sanità si addensano le forze più retrive, pericolose e dedite al malaffare organizzate meticolosamente per fagocitare i 3,5 miliardi di euro che risultano essere la imponente somma destinata alla sanità nel bilancio della Regione Calabria. La ‘ndrangheta e la massoneria deviata specialmente nella sanità calabrese, oramai, si sono pervicacemente annidate e per chiunque si cimenti a risalire la china sarà un compito arduo dividere l’oglio dal miglio, infatti, a tale proposito è conducente ricordare quanto dichiarato dal Procuratore Gratteri: “la ‘ndrangheta è classe dirigente nelle stanze dei bottoni…la ‘ndrangheta ha potuto fare il grande salto di qualità perché è in contatto con medici, ingegneri, avvocati, professionisti…ed in alcune logge massoniche deviate c’erano tre incappucciati e tra questi, ci dice un collaboratore di giustizia , anche dei magistrati” edproposito dell’operazione che ha riguardato l’elisoccorso regionale: “i manager si muovevano come narcotrafficanti…per scambiarsi informazioni non usavano il telefonino ma usavano pennette USB”. Il risultato di tale vera e propria, aberrante, mutazione “genetica” le Aziende sono divenute luogo dove si è smarrita la certezza del diritto, intere popolazioni sono alla disperazione più assoluta, gran parte del Servizio Sanitario Regionale, salvaguardando le pur insistenti eccellenze, è da rifondare resettando il Sistema fino alle fondamenta. La Sanità ridotta ad un carrozzone clientelare, dove la politica è riuscita a dare il peggio di se allocando nelle direzioni strategiche la più marcata mediocrità “manageriale”, altro che la “Calabria è governata”.

In questi anni se ne sono viste di tutti i colori, oramai siamo al paradosso, al grottesco all’assalto di quello che resta della diligenza. Su tutto quanto appena rappresentato non abbiamo, come sindacato, lesinato critiche, note, denunzie pubbliche, alle varie autorità competenti e pur avendo fatto fino in fondo il nostro dovere non ci sentiamo soddisfatti. Con molta probabilità la provincia di Reggio subirà l’ennesima onta nel vedere l’ASP sciolta per mafia (<< Le ‘ndrine “infiltrate” nell’ASP>> ), cosa di una inaudita gravità che rafforza l’impostazione severa e rigida posta in essere dalla UIL in splendida solitudine, di fronte allo scoramento di vedere la corruzione tradotta a sistema. Un Sindacato degno di questo nome, non può rimanere neutrale, impassibile di fronte a tale disastro, per tale ragione, tanto abbiamo segnalato riguardo a pratiche insane e delittuose che attengono la mala-gestione degli appalti (cucine, lavanderie, cooperative…) dove facendo le dovute distinzioni, il più delle volte trattasi di attività gestite direttamente dalla ‘ndrangheta.   Non sono mancati gli articoli di stampa e gli esposti che hanno riguardato la legittimità delle procedure concorsuali attraverso le quali sono stati selezionati, Direttori di Strutture Complesse, assunzioni di medici, infermieri e dirigenti amministrativi, in ultimo abbiamo informato doviziosamente le Procure di Catanzaro e di Reggio sulle auto-nomine di Direttori Generali dell’ASP e del GOM. Tale doverosa attività sindacale riportata, nonostante le delusioni rappresentate, anche, dall’operato di “uomini di legge” applicati, nel tempo, a dirigere il comparto sanitario ci induce, comunque, a salutare favorevolmente quanto di nuovo, votato al rispetto delle regole e della legalità possa affacciarsi oggi nel panorama sanitario calabrese. La UIL giudicando quale ottima la partenza del nuovo Commissario, aspettando prudentemente i primi atti che ci auguriamo vadano velocemente a invertire l’infausta tendenza, comunica la propria disponibilità, nel rispetto dei ruoli, ad un fattivo dialogo ed a una necessaria collaborazione. In ultimo speriamo che lo stesso Generale si determini affinché, veramente, chi non è trasparente incominci a farsi male, poiché con il precedente Commissario, si sono fatti male solo i calabresi per bene.