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La Famiglia Ventura Editore a lavoro sulla "Scilla" di Giovanni Minasi

Francesco Ventura alla Biblioteca di MeliaFrancesco Ventura alla Biblioteca di MeliaLa Famiglia Ventura Editore curerà una riedizione annotata dalla monografia “Scilla”, edita dal canonico Giovanni Minasi nel 1889 a Napoli, la quale alla fine della sua redazione sarà gratuitamente fruibile in e-book. La piccola casa editrice reggina nel 2018 ha già curato l’edizione anastatica del volumetto “Cenni Storici Borgata Melia”, pubblicato nel 1908 dal parroco Domenico Bellantoni, mentre risale al 2015 il saggio “Storia dei Reggini” del compianto Franco Mosino. Quest’ultimo, per volere dell’autore, si propose idealmente in aggiornamento al “De Rebus Rheginis”, a sua volta scritto agli inizi del Seicento dall’arcidiacono Giannangelo Spagnolio. La riedizione è stata affidata allo studioso Francesco Ventura.

«Tutto è iniziato durante la pandemia quando, sfruttando l’immobilismo imposto dal lockdown, ho avuto modo di iniziare una ricerca in cui annotavo l’attuale posizione dei diversi documenti citati dal canonico scillese Minasi o dal sacerdote villese Nostro, così come del melioto don Bellantoni – spiega il dottor Francesco Ventura, corsista presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica di Napoli – A mano a mano gli appunti riordinati sono diventati schede e quelle schede bozze per un viaggio nella memoria della Costa Viola, custodita in pergamene, carte e codici sparpagliati in Archivi vicini e lontani, da Palermo a Madrid. Da qui l’idea di dedicare una riedizione ricca d’annotazioni e riferimenti archivistici e bibliografici più puntuali per i saggi narranti la nostra terra, da offrire agli appassionati di storia locale. Si inizierà così con Minasi e Bellantoni, in omaggio a Scilla ed alla borgata di Melia, per poi tentare di riallacciarsi alla fatica letteraria di Luigi Nostro ed alla sempre sua Villa San Giovanni».

Il filone editoriale stava già maturando nel corso della preparazione di una conferenza sugli storici ecclesiastici della Costa Viola, che si sarebbe dovuta tenere a cavallo tra 2018 e 2019, ma che poi non si svolse per problematiche organizzative. La pandemia ha di certo dato modo di riorganizzazione le idee, prospettando così un interessante lavoro di ricerca che potrebbe col tempo includere Bagnara Calabra, Palmi e Seminara.