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La Calabria nuova destinazione turistica per mice e wedding

SoveratoSoveratoCosta Viola News ha intervistato Daniela Corti, ideatrice di “Undiscovered Italy Tours”

In Calabria si diversifica la vasta offerta turistica puntando sul mice e sulwedding. La destinazione vuole ripartire dopo il lockdown promuovendo un territorio “covid-free” attraverso un progetto ambizioso di scoperta di nuovi tour italiani. Il format, definito “Undiscovered Italy Tours”, è stato ideato e organizzato in alcune province calabresi da Daniela Corti Events, dal 22 al 25 giugno,con il patrocinio dell’Enit e la collaborazione col tour operator canadese Susan Barone di Luxury Weddings Worldwide e InStyle Vacations.Un educational tour di ampio respiro internazionale cheha visto coinvolti 21 fra meeting e wedding planner, travel blogger ma anche giornalisti della stampa generalista e specializzata che hanno selezionato location per eventi e matrimoni, degustato i prodotti identitari della vasta filiera di food & wine e ammirato il panorama e il paesaggio mare-monti che la Calabria può offrire con i suoi parchi nazionali e regionali ela vasta area protetta, il tutto legato alla storia millenaria dei popoli che si sono succeduti in questo territorio dalle tante eccellenze.

Un viaggio alla scoperta delle meraviglie regionali realizzato grazie alla sinergia istituzionale tra la Camera di Commercio di Vibo Valentia, la Città di Soverato e il Comune di Gerace, e l’organizzazione dei servizi degli operatori turistici partner Antoior Travel, Autolinee Federico e Jiji Eventi.

Durante l’educational tour abbiamo avuto modo di intervistare la promotrice dell’iniziativa turistica, Daniela Corti, al Grand Hotel Parco dei Principi di Roccella Jonica.

Dott.ssa Corti, lei che è unpunto di riferimento per i professionisti di settore e per la sua esperienza nella creazione di eventi di lusso con partner internazionali, come valuta la destinazione turistica calabrese?

La Calabria ha bisogno di essere valorizzata e promossa turisticamente, anche nel settore dell’organizzazione di eventi, meeting e wedding.Ho notato che ha moltissimo da offrire sotto tanti punti di vista e può ampliare la proposta balneare. Visitandoil territorio ho scoperto angoli meravigliosi quanto emergenti di una regionetra le più lussureggianti del mondo, autentica tavolozza naturale di colori, paesaggi e atmosfere, ora impegnata in un meritorio sforzo di riproposizione della propria offerta dopo il periodo della pandemia che ci lasciamo alle spalle.

Come nasce il format e perché in questa edizione è stata scelta la Calabria?

Il format Undiscovered Italy Tours nasce per far conoscere mete e location non tanto sviluppate o conosciute e soprattutto non inflazionate. La scelta della Calabria è voluta perché non è una destinazione turistica nota per gli eventi wedding e meeting internazionali come per esempio la Toscana. Quest’anno ho scelto sia Calabria che la Tuscia in quanto destinazioni con un’offerta ricca che hanno molte potenzialità di crescita per queste nicchie di mercato turistico. L’obiettivo principale dell’educational tour è accrescere una visibilità internazionale per queste mete turistiche.

Le aspettative del tour operator canadese sono state ampiamente superate?

Ho raccolto le sensazioni di Susan Barone e degli altri buyers presenti e sono tutte positive.La Barone, per lesue originicalabresi, è felice per averla visitata ma ancor di più per averlaritrovata migliore di come l’aveva lasciata. Un cambiamento che ho riscontrato anch’io a partire dalle persone che ho incontrato durante il tour che mi hanno lasciato il segno per l’attaccamento alla propria terra.  

La Calabria è pronta per gli eventi internazionali e le materie prime calabresi, specialmente quelle conosciute all’estero, si sposano bene con i menù?

Penso proprio di sì. La scelta ricade sugli sposi ma l’ampio paniere dei prodotti che abbiamo degustato si coniugano perfettamente con i menù internazionali, ponendosi come novità. Ogni location visitata ha proposto prodotti identitari che hanno una tradizione da raccontare, mettendo in luce la produzione biologica, che è in forte crescita in regione.D'altronde anche il New York Times ha posto l’attenzione sul tesoro enogastronomico calabrese, inserendo la Calabria tra le mete turistiche imperdibili.

Un confronto costruttivo tra le istituzionilocali e gli operatori turistici sta generando delle iniziative meritevoli di nota come la proposta di inserire la Costa degli Dei tra i patrimoni Unesco, avviare un iter per candidare la Locride a Capitale Italiana della Cultura 2025 o la costituzione dei Distretti del cibo: dal suo osservatorio come valuta l’azione locale?

Valuto positivamente ogni proposta e sono tutte mirate per accrescere la propria visibilità e le istituzioni e gli operatori incontrati mi hanno fatto capire che vorrebbero cambiare l’immagine, migliorandola su vari turismi presenti. Il nostro scopo è proprio quello di supportare l’offerta turistica con eventi mirati, facendo massa critica e rete, creando visibilità e una buona comunicazione sia istituzionale sia degli operatori turistici. Le location incontrate hanno avuto un aiuto concreto della Regione Calabria e devono creare una sinergia per poter competere con altre destinazioni più affermate del Mezzogiorno d’Italia.

Mi pare di capire che lei è rimasta particolarmente colpitadalla sinergia istituzionale e dall’operato delle imprese turistiche?

La mia valutazione è positiva ed èstato davvero emozionante osservare come tutte le istituzioni e gli operatori dei territori visitati stiano dando il meglio di se stessi per stimolare la ripresa della domanda turistica, in un esemplare sforzo propositivo che dovrebbe essere d’esempio universale, non solo in Italia e non solo nel turismo. Siamo stati accolti e supportati dalle istituzioni e si sono creati i presupposti per avviare nuove collaborazioni anche per progetti di ampio respiro a lungo termine. Si è lavorato alacremente per non rendere l’educational tour solo uno spot.

La diversificazione dei turismi regionali può creare un nuovo brand identity?

Sicuramente ci vuole del tempo ma è possibile. Le strutture non sono tante ma ci sono. Quelle presenti sono di livello per un certo tipo di wedding o meeting internazionale.

Il tour ha consentito ai partecipanti di scoprire sia la costa tirrenica sia quella jonica visitando le mete più attrattive come Pizzo, Vibo Valentia, Tropea e Parghelia nel vibonese e le strutture turistiche di livello superiore promosse ai buyers. Nella costa jonica reggina le destinazioni visitate hanno riguardato la cittadina medievale di Gerace con un’ampia e panoramica visuale su gran parte del territorio della Locride e   la location il Casale della Rocca, struttura per matrimoni con affaccio sull’azzurro dello Ionio. Nel catanzarese si è fatta tappa a Soverato, perla dello Jonio e bandiera blu, visitando la struttura Torre Sant’Antonio, a Santa Caterina dello Ionio, costruita nel XIII secolo per l’avvistamento delle flottiglie di pirati, oggi luogo di vacanze e cerimonie. Dopo un’esperienza mare sulla spiaggia di Marina di Isca, il gruppo ha fatto ritorno a Santa Caterina per un pranzo a base di prodotti biologici del territorio, prima di partire alla volta del borgo medioevale di Badolato, sulle colline a pochi km dal mare. Il paese ha numerosi scorci assai pittoreschi che lo rendono venue insolita e sorprendente per cerimonie e wedding. Prima della partenza, infine, è stata visitata all’azienda Statti e Villa Ventura, dimora storica immersa nel verde, realizzata sui resti di un fabbricato quattrocentesco e con ampi saloni riccamente arredati con le antiche suppellettili e i mobili di famiglia.

Marco Borgese

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