Venerdi', 29 Marzo 2024
 
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BAGNARA CALABRA Impariamo a lavorare insieme, nell'interesse generale della gente

CA - PellegrinaCA - Pellegrinadi Peppino Maisano

Dall’ingresso di casa mia vedo il gruppo di persone che passa sulla via a monte che collega la piazza principale, da dove si è mosso intorno alle 8,30, per immettersi nell’altra zona antica del paese e poi dirigersi verso il dedalo di vie urbane e rurali che conducono alla Fonte Vermeni.

Si tratta di un’iniziativa aperta a tutti, a carattere ricreativo-salutare, organizzata dal gruppo facente capo all’Associazione Cittadinanza Attiva – Pellegrina – da poco nata - che si propone essenzialmente di favorire nella Borgata lo sviluppo di un clima nuovo di cordialità tra i residenti, improntato al dialogo franco e sereno, e al confronto senza pregiudizi.

Con tali orientamenti di fondo è nata Cittadinanza Attiva, e questi obbiettivi a impronta socio-culturale intende perseguire, senza rinunciare, ovviamente, all’approfondimento delle problematiche quotidiane che ci inseguono da sempre, all’analisi delle necessità che angustiano la Borgata e che da tempo non trovano sbocco, ma soprattutto a prosciugare e bonificare il fondo melmoso della torbida palude che ha inteso indirizzare e guidare fin qui la comune visione verso una sorta di “calma piatta” invasiva e pervasiva che, se non rimossa, continua a far galleggiare tutti nel niente e nell’inganno.

Tuttavia la passeggiata sportiva storico-naturalistica di domenica mattina favorita e accolta da un gruppo di oltre 120 (cento20) persone compresi ragazzi non è finalizzata alla trattazione di questi complessi temi; è invece concepita al fine di stare insieme, camminando per luoghi di straordinaria attrattiva e bellezza, per concludere tutti insieme con gli assaggi di tipica fattura locale, tra cui spiccano il fine sapore della ricotta calda di pecora, il formaggio, il patè etc. forniti e serviti dalla Fattoria Didattica Caratozzolo, e la peculiarità nostrana del “pani conzatu” fornito e servito dal rinomato Panificio Giuseppe Gramuglia - Str. Prov. Pomarelli .

Proprio per questo chiaro e dichiarato intento che si pone la passeggiata, lunga circa 14 Km:, e che gli organizzatori alla vigilia hanno divulgato tanto da attirare molta partecipazione di amatori accorsi da fuori Pellegrina, preoccupa la un pò limitata risposta locale, ancora una volta rimasta intrappolata nel sempiterno galleggiare del malumore e del dissenso “a priori”, sempre in agguato e pronto da queste parti a dimostrare per chi non lo sapesse o non volesse intendere “il chi sono io”.

Continuando a sollazzarci in tali propositi della Rinomata Marca Antica Ditta Fallimenti e & - Made in Comune di Bagnara - e mettendo in atto la spavalderia del “senza di me non si fa niente” si continuerà a condannare il territorio e i cittadini a farli stare sempre fermi al palo dell’attesa improbabile, a farli pagare senza ottenere, o tuttalpiù ricevere molto di meno di quel che dànno e, per giunta, di qualità più scadente.

Il lavorare insieme, indirizzando tutti ad un unico fine, sia quello del miglioramento urbano eco-compatibile e sostenibile, che l’altro del recupero dei beni immobili abbandonati e impediti al pubblico utilizzo, sia l’altro ancora del reclamo dei diritti quasi sempre ignorati o negati, nonché quello della promozione e dell’avvio del più complessivo progresso civile e sociale della Borgata, non vuol dire confondere gli sforzi di questo o quello e cancellare le orme e il merito di chi ha conseguito i risultati. Significa piuttosto, massime ora che si tratta di associazionismo e non di partiti politici, mettere insieme (in associazione) più forza contrattuale e sapere farla pesare adeguatamente nei confronti del Comune deliberante e committente che, prima di concedere, deve sempre valutare, in uno alla fondatezza e all’ammissibilità, il peso effettivo della forza impressa e ricevuta, non invece sollazzarsi altalenando tra chi la vuole cotta e chi cruda, pervenendo infine all’inevitabile conclusione del niente per tutti, come sempre puntualmente finora accaduto.

Imparare a lavorare quindi, nella diversità delle opinioni e magari anche degli iniziali orientamenti, senza ripicche o impuntature che fanno perdere tempo e lucidità di visione, purchè sinceramente disponibili a pervenire ad una sintesi coerente con le finalità del disegno in partenza elaborato, che abbia come fine l’interesse generale della gente.