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A Villa San Giovanni il convegno "Facciamo strada alla prevenzione"

1 Facciamo strada alla prevenzione1 Facciamo strada alla prevenzioneL’importanza di una prevenzione precoce e intelligente: è questa la ricetta del convegno tenutosi al parco MASCI “Pasqualino Pizzimenti” dal titolo che, già da solo, dice tutto “Facciamo strada alla prevenzione”. Numerosi gli ospiti chiamati a intervenire all’incontro, promosso dal Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari e l’Associazione Smail (Solidarietà Medica Assistenza Integrata Locale), di cui erano presenti anche i rispettivi presidenti, Ignazio Giuseppe Bognoni e Domenico Cotroneo.

Una serata all’insegna della medicina, dunque, ma non solo. L’idea dell’incontro, infatti, nasce anche dalla letteratura e, in particolare, dal nuovo libro di Rocco Cosentino (Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi) intitolato “Nata sotto il segno del cancro”. Racconta la storia di una ventenne, Karima, la quale si trova a dover affrontare la dura lotta contro il tumore che l’affligge. Il ‘male del secolo’, così viene definito dall’autore e da Maria Caterina Papalia, docente di Lettere all’Isituto “Nostro/Repaci”, la quale spende parole di vero apprezzamento nel presentare il libro al pubblico, mostrando non senza orgoglio come la Calabria, terra di grandi scrittori contemporanei, possa ancora vantare un numero di esordienti sempre in aumento. 

«Dobbiamo ringraziarli» afferma «Sono la parte positiva della Calabria nel mondo». Il messaggio del libro, spiega la docente, è combattere, combattere il male senza mai arrendersi; ma – come dirà l’autore e anche i medici intervenuti – non si può combattere qualcosa che non si conosce, ed ecco perché la prevenzione assume una così grande importanza. Proprio di prevenzione vuole parlare il dott. Salvatore Oriente, nel suo intervento lungo e appassionato in cui però, per ragioni di tempo, non può far altro che raschiare la superficie di un argomento interessante e ai più sconosciuto, a cui servirebbero molte più ore per essere trattato con sufficiente approfondimento. Eppure qualcosa di estremamente importante il dott. Oriente la dice: è fondamentale comprendere innanzitutto il nesso tra tumori e ambiente. Lo stile di vita, ciò che mangiamo, che consumiamo, se facciamo o meno attività fisica, sono fattori oltremodo rilevanti per la salute in generale ma, soprattutto, per la prevenzione dei tumori.

1 Facciamo strada alla prevenzione - il pubblico1 Facciamo strada alla prevenzione - il pubblico«È davvero di grande importanza parlarne» afferma il dottore, «la confusione su questo argomento è enorme. In Calabria, inoltre, siamo molto indietro rispetto alle altre regioni d’Italia, proprio nella prevenzione primaria. Bisogna andare dal medico, affidatevi al medico di base, alla sua esperienza e al suo sapere, e fate gli screening secondo le linee guida internazionali». Un momento toccante della serata sono state senza dubbio le testimonianze di due donne coraggiose, membro e presidente di un’associazione di volontariato rivolta alla cura e al sostegno dei malati terminali. Entrambe sono in lotta quotidiana contro il terribile male che ospitano loro malgrado. Nelle parole che pronunciavano, a tratti emozionate, si percepiva tutta la forza di una battaglia incessante che continua grazie all’amore e alla speranza. Anche la sindaca ff Richichi, presente all’incontro, ha espresso un forte ringraziamento per l’organizzazione della serata, sottolineando ancora una volta quanto non si parli mai abbastanza di prevenzione.

«Qui in Calabria siamo lontani anni luce da ciò che si fa nelle altre regioni e negli altri Paesi» ha affermato, «La Sanità non ci aiuta. L’ultimo decreto ci ha ridotto ulteriormente il personale. Adesso, come quando sono stata consigliere e, per breve tempo, assessore, mi sono sempre occupata di prevenzione, abbiamo coinvolto le scuole e nel 2013 abbiamo realizzato una bellissima esperienza assieme al personale della Clinica Caminiti. Credo moltissimo che sia fondamentale parlarne e, nel ruolo che ricopro adesso, sono fermamente convinta di dover dare voce a tutte le Associazioni, perché da soli non si va da nessuna parte. La malattia riguarda tutti» conclude «e non ha, ovviamente, alcun colore politico».

Serena Bergamin

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