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BAGNARA CALABRA Discarica a cielo aperto nel cortile del plesso “Morello”

Discarica cortile plesso MorelloDiscarica cortile plesso MorelloPlesso “Morello” Bagnara Calabra, per anni ha ospitato gli alunni del Comprensivo “Ugo Foscolo”. Da qui sono passate intere generazioni che si sono formate al cospetto di maestri di insegnamento e di vita. Ed è qui in queste aule, nella palestra, negli ampi spazi, nei corridoi e nei saloni, che in tanti conservano ricordi indelebili, e che ancora oggi guardano al passato con nostalgia e con riconoscenza per una scuola che è stata per molti non solo il primo vero approccio verso il mondo esterno, ma soprattutto un punto di riferimento per studenti, ingegnanti e genitori.

A guardarla oggi la struttura sembra una nobile decaduta, qualche acciacco ma nella sua imponenza si mostra ancora austera e allo stesso tempo disponibile ed accogliente; e chissà se in futuro, speranza ed auspicio di molti, si potrà ancora sentire l’allegro vociare dei bambini, e le voci autorevoli dei docenti. Da palazzo San Nicola fanno sapere che è pronto un finanziamento importante per rimettere a posto le cose, ma qui a queste latitudini la gente comincia a perdere le speranze e attende l’avvio dei lavori per convincersi che tutto tornerà come prima.

Al momento i cortili della scuola sono diventati una discarica a cielo aperto. C’è di tutto, contenitori dei rifiuti accatastati, un lettino, sedie a rotelle, un divano e un frigorifero. E poi ancora cestini arrugginiti, pezzi di mobili. In uno dei due cortili sono addirittura parcheggiati dei mezzi, un furgone e una jeep appartenuta probabilmente alla Protezione Civile. Ed in mezzo a tutto questo degrado lo sconforto lascia il posto all’amarezza. Chi ha depositato all’interno dei due cortili tutto quel materiale, e chi dovrebbe intervenire per ripulire e sistemare gli spazi all’aperto che fino a qualche anno fa ospitavano i giochi dei bambini e in estate i ragazzi dell’Unitalsi. Ecco se il plesso “Morello” deve rinascere si cominci a ridargli decoro. Il rispetto delle regole non lo si può chiedere ai cittadini se prima chi è chiamato a dettare, e a far rispettare norme e precetti non lo fa bonificando un sito di proprietà comunale che senza ombra di dubbio alcuno merita maggiore rispetto. (Car. Trip.)