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BAGNARA CALABRA Dissesto finanziario: Bagnato chiede gli atti e insiste, “unico mio scopo è quello di far capire ai cittadini come stanno veramente le cose”

  • Categoria: Politica

1 Bagnato1 BagnatoVincenzo Bagnato non si arrende, vuole vederci chiaro e continua la sua battaglia per arrivare a fare chiarezza sul dissesto finanziario deliberato dalla Commissione Straordinaria il 24 ottobre 2016. E dopo una prima richiesta di documenti, alcuni dei quali solo in questi giorni fatti recapitare al neo-consigliere comunale, ed altri non ancora forniti, adesso presenta un’altra istanza che comprende ben diciotto punti dove chiede di avere copia di tutta una serie di atti attinenti alla dichiarazione di dissesto.

Oltre alle relazioni dei Funzionari responsabili, che la Commissione Straordinaria richiama nella delibera del dissesto, quali parti integranti della stessa, Bagnato chiede gli atti relativi ai debiti fuori bilancio (7,8 milioni di euro), il pignoramento dell’Enel al 14 gennaio 2016 da parte del tesoriere della somma di €. 1.282.757,00, a fronte di un debito di €. 816,948,17, la corrispondenza relativa al piano di rientro di cinque anni proposto dagli uffici e dalla Commissione Straordinaria ed approvato da Enel Energia, l’elenco dei debiti Sorical ammontanti a €. 1.137.124,00 per gli anni 2015 e precedenti prodotto dalla società, gli atti prodotti dalla Sorical che si è dichiarata disponibile ad una transazione che prevede il pagamento in cinque anni della sola sorte capitale, senza aggravi di ulteriori spese, il pignoramento di Acquereggine al 18 maggio 2016 del Tesoriere, della somma di €. 1.100.000,00 a fronte di un debito di €. 717.113,62, la copia della corrispondenza con Acquereggine relativa al piano di rientro di cinque anni, la copia della richiesta di debiti per €. 1.415.823,00 risalente agli anni 1981-2004 con la Regione Calabria per fornitura acqua idropotabile (ex Casmez), la documentazione contabile inviata al competente dipartimento regionale e la delibera di nomina del legale approvata dalla Commissione Straordinaria il 28 aprile 2016 a tutela del Comune in merito alla prescrizione ed eventuale parere legale, prima di inserire la somma nel dissesto, gli atti in cui la Regione si dice disponibile ad una transazione che preveda il pagamento decennale della sola sorte capitale, i documenti delle maggiori somme derivanti dagli accertamenti IMU di €. 1.000.000,00, le perizie degli eventi alluvionali del 9 agosto 2016 per un totale di €. 890.000,00, e le richieste della Commissione Straordinaria agli enti competenti per il finanziamento e la dichiarazione dello stato di calamità naturale, la copia degli atti, determine e mandati del contributo di €. 1.961.000,00 per pagare i debiti, concesso quale Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, e del contributo di 1.300.000,00 concesso con il D.L. 78.2015 per pagare i debiti di bilancio dal 2015, le proiezioni di spesa considerate costanti per 10 anni, riportate nella relazione del dissesto dal revisore, in cui comunica l’impossibilità a proporre un piano di riequilibrio previsto dal c.d. decreto salva Enti, la copia della bozza del bilancio di previsione 2016 riportante i capitoli di spesa e di entrata proposto dal Responsabile Finanziario alla Commissione Straordinaria in squilibrio e verbale di chiusura del bilancio non approvato 2016, le delibere e le determine di approvazione della Tari 2015, e infine le delibere e le determine di approvazione del servizio idrico integrato annualità 2015.

Corposa la documentazione richiesta da Vincenzo Bagnato, “con il solo intento – ha spiegato il neo consigliere comunale – di far capire ai cittadini come stanno veramente le cose”.

Carmelo Tripodi