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Fase 2. Campo Calabro, gli ingressi al parco monitorati elettronicamente

Parco - Campo CalabroParco - Campo CalabroCon una ordinanza emessa il 25 maggio il Sindaco di Campo Calabro Sandro Repaci ha riaperto il Parco Verde chiuso il 14 marzo. Una serie di dispositivi elettronici e digitali, predisposti appositamente assieme alla cartellonistica, rendono attuabili le misure di contingentamento dei flussi ed il divieto di assembramento disposto nell’ordinanza di riapertura che limita però l’accesso ai soli residenti nel territorio comunale.
 
Chiusi i bagni pubblici, il punto ristoro, le fontane ed interdetta l’area giochi, nell’intero compendio (più di 4 mila metri quadri a prato con vialetti ed uno stagno popolato da pesci e tartarughe) rimangono comunque vietate le attività sportive ed i giochi di squadra , mentre sarà possibile lo stazionamento a distanza di sicurezza e l’attività motoria.
Divieto assoluto, pena pesanti sanzioni, di introdurre cani anche se al guinzaglio in tutta l’area. Sensori elettronici posizionati all’unico varco tenuto aperto conteranno le persone in entrata ed in uscita , permettendo l’ingresso fino ad un massimo di 150 persone in compresenza. Allarmi sonori segnaleranno il superamento della soglia massima di accessi consentita e l’apertura e la chiusura automatica del cancelli la mattina e la sera. Una singolare iniziativa, in linea con il percorso disegnato dall’amministrazione verso la creazione di una vera e propria smart city, consentirà ai cittadini di verificare da casa sul web tramite una telecamera visibile h 24 sui social l’affollamento dell’area, decidendo se recarvisi o attendere il decongestionamento.

“Benché impegnati in sforzi enormi per garantire il decoro urbano in questi giorni critici per la raccolta differenziata – ha dichiarato il Sindaco Repaci- abbiamo fatto del nostro meglio per consentire alla città di riappropriarsi di uno spazio verde del quale cominciavamo a sentire la mancanza dopo due mesi e mezzo di chiusura. L’ampiezza dell’area, la sua articolazione, la complessità della sua gestione, l ’attrattiva che esercita anche su visitatori residenti nei comuni limitrofi ci ha costretto ad alcuni provvedimenti restrittivi che speriamo di potere rimuovere entro breve tempo, in particolare la chiusura dell’area giochi troppo ampia per potere garantire una sanificazione continua delle attrezzature ed il divieto di accesso ai non residenti, necessario in questo momento per rispettare il divieto di assembramento. Queste settimane di chiusura forzata hanno comunque fatto bene al parco nel suo complesso: la ricostituzione del manto erboso in particolare ha cancellato le cicatrici lasciate dall’afflusso continuo su alcune zone del prato.

La chiusura ci ha anche consentito di realizzare interventi complessi come la manutenzione straordinaria dei servizi igienici, la potatura e la pulizia delle rive dello stagno, la rasatura accurata e continua del prato, la revisione degli impianti di irrigazione, con la chiusura elettrica dei cancelli che impediranno l’accesso nelle ore notturne. I prossimi mesi ci consentiranno poi – continua Repaci- di intervenire sulla chiusura dei varchi della recinzione, che attende la lungo tempo di essere completata. Riconsegniamo dopo questo lungo ma anche benefico sonno, il Parco ai cittadini ed alle loro cure. Lo ritroveranno non trascurato e degradato ma migliorato e reso più sicuro,come tutte le cose di cui ci siamo occupati in questi tre anni, e delle quali continueremo ad occuparci come risorse preziose per il nostro territorio.
 
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