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Calabria :”Terra Bella e Smaleditta” #legalita’ #sicurezza #trasparenza #tenacia

Veduta di MonasteraceVeduta di MonasteraceUna regione tesoro, una terra dalle testimonianze delle svariate civilta’ passate, che l ‘hanno colonizzata, che l’hanno impreziosita, che l ‘hanno decorata, con tesori architettonici, archeologici e artistici di rilevante importanza. Una regione dalle grandi contraddizioni, una terra dai circa 800 km di costa, bagnata da due mari, dai dati turistici deludenti,dalle infrastrutture a macchia di leopardo, dalle zone archeologiche abbandonate a loro stesse, dalle grandi potenzialità culturali, tradizionali e potenziali risorse artigiane , che vengono sempre meno sfruttate.

Tutto ciò non e’ casuale, non sempre il calabrese , non ha voglia e mezzi per rendersi indipendente e produrre, su questa terra e’ innegabile e oramai tangibile, la presenza di una malattia , quella che porta la malavita indigena ossia “la Ndrangheta”....La presenza dello stato e’ sempre più sterile, le strutture o istituzioni sempre più deboli a infiltrazioni malavitose, tutto ciò e’ sigillato dalla paura dall’ omertà che ne consegue, visto le azioni di violenza , che le statistiche hanno rilevato in aumento. Non scopriamo nulla di nuovo, e’ tutto vecchio e obsoleto, socialmente parlando, i cittadini siamo di serie B, paghiamo le tasse, non abbiamo servizi adeguati, al pari degli altri fratelli d’Italia,una discriminazione certamente portata dalla burocrazia e dal sistema non trasparente che vige oramai in maniera cronica. Tutti i calabresi, i ragazzi di Calabria, figli di famiglie che fanno enormi sacrifici,per dare gli strumenti e le risorse,per crearne le condizioni affinché abbiano i mezzi culturali e formativi, per poter sperare a un OPPORTUNITA’ PROFESSIONALE nella nostra terra, invece ciò non si realizza, i nostri giovani partono in giro per l Europa , dando lustro alla loro terra Bella e Smaleditta.Non e’ una questione MERIDIONALE, o SETTENTRIONALE, ma e’ una questione NAZIONALE, lo stato deve cominciare fattivamente a contrastare le forze negative che creano una cappa di paura, producono anti democrazia e violenza, portandoci tutti a non essere liberi nella nostra ITALIA. Ognuno di noi deve fare la propria parte, deve trasparentemente contribuire alla crescita e alla “riqualificazione sociale” della CALABRIA, NON E’ CONCEPIBILE E AMMISSIBILE,vietare al proprio bambino , di uscire con la bici, solo perche davanti casa hanno compiuto un efferato omicidio....Mi rivolgo ai Signori membri di istituzioni locali e nazionali, cosi non e’ più possibile procedere in una vita normale e dignitosa, in questa terra BellA e Smaleditta, come diceva un anziano dello Stilaro, che in un occasione, evidenziava la callosità delle proprie mani, frutto del lavoro e della zappa che ha impugnato per quarant’ anni, in maniera orgogliosa diceva....Sugnu “TERRUNI E MA VANTU”, espressione colorita e popolare, che fa capire la differenza tra bene e male, differenza che ogni giovane istruito e non deve carpire e mettere in pratica...con la possibilità di crearsi una opportunità piccola o grande, ma nella propria terra, credendo e sfruttando le miriadi di risorse che abbiamo, che certamente tutti conosciamo e che risulta inutile citarle tutte. Un monito , uno sfogo, una constatazione, che volevamo fare da diverso tempo, lo diciamo sempre nei luoghi comuni, ma non riflettiamo e non reagiamo adeguatamente a questa situazione sociale e civile comatosa , che nei giorni scorsi ci ha toccato nuovamente da vicino, facendo si che il titolo della nota si possa trasformare in MONASTERACE. “Paese Bello e Smaledittu”.Reagiamo tutti nel nostro quotidiano, con pillole di legalità , semplici e umili nei nostri comportamenti, aiutiamoci e iniziamo un percorso, atto solo a migliorarci per evitare il terzo fenomeno che ci toccherebbe ancora, quello di farci le valigie e consegnare la nostra terra a una minoranza che ha un cuore malato e incurabile, che con le azioni vili e indegne getta fango e sparge sangue , su questa terra colpendo le forze positive , produttive e sane,limitando la libertà di tutti e la sicurezza di una comunità buona come quella Calabrese.

Gianpiero Taverniti, Cittadino Calabrese

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