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BAGNARA CALABRA Siti di interesse storico artistico: l'appello del Prof. Domenico Gioffrè

CostCostLettera indirizzata agli organi di stampa firmata dal Prof. Domenico Gioffrè, insegnante bagnarese che lavora al nord.
Gentilissimo, scrivo a nome di un gruppo di giovani adulti, studiosi e non per sollecitare un Suo articolo, in qualità di giornalista che ben conosce le condizioni della provincia di Reggio Calabria, essendo come me natio di questa sventurata regione, sulle tante questioni aperte in questi anni in merito ai siti di interesse storico-artistico ed archeologico della cittadina tirrenica di Bagnara Calabra.
Ricorderà forse l'annosa questione di Palazzo Ruffo di Bagnara, bene passato alla città metropolitana. Ebbene tale edificio risulta perennemente chiuso nonostante i lavori di restauro della facciata di qualche anno fa. Stessa cosa dicasi per Villa De Leo di Pellegrina, bene del Comune, restaurata e ammobiliata, rimane una cattedrale nel deserto. Ricordo anche i ruderi della chiesetta dell'Annunziata di cui si disconosce la proprietà, sempre in località Pellegrina. Sono passati inoltre dieci anni dal vincolo culturale posto dalla Soprintendenza per i Beni artistici e paesaggistici di RC-VV su Villa De Leo sul colle Marturano. Niente è avvenuto in questi dieci anni se non il deteriorarsi della facciata, degli interni a causa delle infiltrazioni d'acqua.... Gli eredi non si interessano della Villa nonostante i continui solleciti. In ultimo le Mura di Marturano, di epoca aragonese, cedono pericolosamente senza che nessun ente intervenga. Il loro recupero nel cuore del centro storico, consentirebbe di creare un polo attrattivo assieme alla chiesa barocca del Carmine, palazzo Ruffo e Villa De Leo. Manca un progettualità a lungo termine, un impegno politico mirato alla valorizzazione e all'apertura di tali siti, alcuni dei quali già restaurati. Eppure proposte e progetti in questi anni sono stati presentati agli enti preposti ma sono caduti nel dimenticatoio condannando un'intera generazione ad emigrare al nord Italia per lavoro. La esorto pertanto, Lei che è stata sempre attento alla questione del lavoro e dello sviluppo culturale a 360 gradi, di dare voce al grido di dolore che nessuno ascolta, per un pronto intervento di restauro e messa in sicurezza nonché apertura di tali pregevoli monumenti, approfittando dei fondi del PNRR previsti per tali situazioni.
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