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A Starnberg in Germania apre il Ristorante “La Bagnarota”, dei fratelli Emilio e Domenico De Dominicis

Sara Iannì - Domenico De Dominicis - Emilio De Dominicis - Alessia RenziSara Iannì - Domenico De Dominicis - Emilio De Dominicis - Alessia RenziSono tanti i giovani che in passato hanno lasciato e che ancora adesso lasciano questa terra per cercare fortuna altrove. E’ toccato anche a loro, ai fratelli De Dominicis, Emilio e Domenico. Fin da bambini hanno iniziato a girovagare seguendo la famiglia, prima a Brescia e poi in Germania.

Qui il grande salto e la voglia di emanciparsi e realizzare il loro sogno, aiutati in questo dallo zio Rosario che proprio sulla Maximilianstrassea Starnberg ha gestito per trent’anni un ristorante. Emilio ha fin da subito affiancato lo zio carpendone i segreti e pian piano, attraverso i consigli e l’esempio di chi lo ha preceduto ha assunto, assieme al fratello, la guida del ristorante. In questa nuova impresa sono affiancati dalla moglie, Sara Iannì, per Emilio, e dalla fidanzata Alessia Renzi, per Domenico.

La BagnarotaLa BagnarotaDa buoni “bagnaroti” non hanno esitato a dare al Ristorante un nome che rispecchiasse in pieno le loro origini e che in qualche modo attutisse la nostalgia per il paese natio. Nasce così “La Bagnarota” ristorante italiano, ma con una forte connotazione mediterranea e soprattutto calabrese. E sono i piatti gustosi e prelibati dello Chef Emilio De Dominicis a far gustare alla clientela, sempre più numerosa, i saperi e i sapori di una terra da sempre purtroppo abituata a perdere i figli migliori.

La Bagnarota - SalaLa Bagnarota - SalaE’ Sara Iannì, orgogliosamente “bagnarota”, a dare il nome al Ristorante, da sempre legata alle ricche tradizioni calabresi, ai piatti tipici, e ai racconti della nonna. Molti gli italiani che frequentano il locale ma anche i tedeschi che apprezzano la cucina di Emilio ispirata al mare della Costa Viola e alla sua Bagnara. I prodotti e le tipicità calabresi non mancano, così come la calda accoglienza di due giovani del sud che in Germania sono diventati ambasciatori del buono e del bello, e di tutto ciò che la Calabria è in grado di offrire. 

Carmelo Tripodi

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