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BAGNARA CALABRA Scuole, Antonella Tripodi: "criticabile ed inaccettabile il 'post' dell'Amministrazione Comunale, sia nel contenuto che nel merito e nel metodo"

Antonella TripodiAntonella TripodiIl recente “post” dell’ “amministrazione comunale” è criticabile ed inaccettabile sia nel contenuto che nel merito e nel metodo.La precedente vicenda del Morello, effettivamente complicata, è stata gestita malamente e nell’incertezza fino all’apertura ufficiale, ritardata di “soli” 15 giorni, in un continuo e voluto difetto di comunicazione, aggravato anche dall’assenza  di normali rapporti istituzionali tra il Comune e la Scuola. Tale modus operandi non è mai venuto meno e complica,  a tutt’oggi, il quadro già di per sé complicato e desolante. Ad aggiungersi al travagliato avvio dell’anno scolastico, permangono ancor oggi criticità a Pellegrina e alla “Don Gioffrè”.

Della traumatica vicenda del Morello non si è fatto tesoro, anzi tutt’altro, tant’è vero che si è continuato pervicacemente a trascurare, con la medesima superficialità, approssimazione ed improvvisazione, di programmare, anche minimamente, l’accensione dei riscaldamenti e tutti gli altri servizi scolastici di competenza quali la mensa, il servizio di assistenza educativa, scuolabus, sorveglianza della Polizia Municipale all’ingresso/uscita plesso Fondacaro (quest’ultima cosa ancor più grave se si pensa alla situazione caotica del mercato settimanale del martedì e se si pensa che fino allo scorso anno il servizio era regolarmente garantito al plesso Morello). A tale proposito appaiono del tutto sconclusionate e fuori luogo le giustificazioni addotte con riferimento alla tempistica di variazioni di bilancio e quant’altro. E’ necessario ricordare, evidentemente, che le variazioni di bilancio sono state adottate dalla Giunta fin subito dopo l’approvazione del bilancio (18 ottobre) e più recentemente nell’ultimo giorno utile (30 novembre). Evidentemente qualche amministratore ignora o finge di ignorare (non si sa quale delle due sia più grave ma ognuno dovrebbe prenderne atto e agire di conseguenza) che le delibere di variazione della Giunta comunale sono immediatamente eseguibili (non a caso sono adottate dalla Giunta “in via d’urgenza”) e vanno poi ratificate dall’organo che è deputato ad approvarle in via ordinaria ovvero dal Consiglio Comunale entro 60 giorni e, comunque, non oltre il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Ci si sarebbe aspettato, quindi, ragionevolmente e secondo buon senso, che l’amministrazione comunale, agendo con lo spirito del buon pater familias, avesse provveduto, senza ulteriori indugi, agli adempimenti minimi previsti dalla legge, con particolare riguardo ai diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti degli alunni delle scuole, e quindi garantendo il diritto all’istruzione in condizioni di sicurezza e salubrità. Non si riesce quindi a capire come sia possibile che i riscaldamenti, da avviarsi al 1’ dicembre, siano stati ancora oggetto di discussione a 4 giorni dalla ripresa delle lezioni scolastiche, dopo la pausa natalizia, attivandosi solo a questa data e, per altro, solo dopo solleciti vari. In tale marasma, sento di dover ringraziare esclusivamente il Sindaco il quale, resosi conto della gravità della situazione, si è prodigato e speso in prima persona finanche presenziando fisicamente, e fino a tarda ora, alle operazioni di ripristino degli impianti termici e ciò, per garantire l’indomani, il normale avvio delle lezioni. Non facendo venire meno una costante comunicazione con la sottoscritta, mi ha consentito di aggiornare le centinaia di famiglie ancora una volta, dopo quanto accaduto nello scorso Settembre, preoccupate ed ignare riguardo al futuro scolastico dei propri figli! A parte il Sindaco, quindi, non posso sottacere la totale assenza di altri punti di riferimento all’interno dell’amministrazione comunale, contrariamente a quanto dovrebbe essere naturalmente, razionalmente e secondo le minimali regole di logica istituzionale in un paese che voglia reputarsi civile e democratico. Detto ciò, intendo chiarire, ove ce ne fosse ancora bisogno ed una volta per tutte, che le famiglie non fanno politica quando chiedono e reclamano informazione, comunicazione ed il rispetto dei diritti dei propri figli, anche perché non hanno alcun interesse a fare politica, ci mancherebbe altro, né si nutrono o attribuiscono retropensieri o praticano lo sport della dietrologia, a differenza di qualcun altro. Post come quello pubblicato qualche giorno fa, non fanno bene a nessuno, né a chi li pubblica né ai cittadini, che si sentono ulteriormente derisi e presi in giro dal tono sarcastico e beffardo. Oltre il danno la beffa, è proprio il caso di dirlo. Piuttosto, auspico per il futuro che l’amministrazione comunale voglia riappropriarsi dei propri spazi istituzionali e voglia procedere con una condotta trasparente, con una comunicazione ed informazione che abbia i crismi istituzionali, che abbia come faro e guida del proprio agire, verrebbe da dire, il “bene comune” oltre che l’interesse pubblico generale. Infine, confermo il mio spirito propositivo e collaborativo (ovviamente nella qualità di rappresentante dei genitori), mai venuto meno, seppur forse non apprezzato per come avrebbe meritato. Auspico che l’amministrazione comunale, pur consapevole delle difficoltà e criticità contingenti, inverta la rotta ed affronti l’ordinaria amministrazione per quello che è, o dovrebbe essere, e non come una continua situazione emergenziale e di straordinaria amministrazione e quindi con un’attività di analisi e programmazione, possibilmente informata, partecipata e condivisa. Tutto questo, perché io  - e presumo che si tratti di un pensiero comune a tutti i cittadini - ci tengo al nostro Paese e sono convinta che la Scuola sia prioritaria, e laddove venga a mancare non ci possa essere un paese vivo.

Antonella Tripodi, Presidente del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo”