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Da tutta Italia lettere a supporto dell’istituzione della Ciclo-Via Appenninica

  • Categoria: Italia
cicloviacicloviaNumerose sono le lettere di sostegno che in queste ultime settimane sono state inviate alla Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a favore dell’inserimento della Ciclo-Via Appenninica tra le Ciclo-Vie Turistiche Nazionali. Alle diverse missive di Comuni, Parchi e Regioni si aggiungono quelle di alcune delle maggiori Associazioni Nazionali.


Il Direttore Generale Confcommercio Imprese per l’Italia, Francesco Rivolta, commenta: “Siamo a confermare il sostegno di Confcommercio all’iniziativa e ad evidenziare che la progettualità è completa e che l’infrastruttura della Ciclo-Via Appenninica è quasi totalmente già realizzata poiché il percorso individuato interessa esclusivamente strade secondarie provinciali e comunali ormai non più frequentate che necessitano di sole opere di manutenzione e prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico”.

Sulla stessa linea il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco, che afferma: “La proposta rimette al centro la dorsale appenninica e tende a recuperare i borghi con eccellenze culturali e paesaggistiche in gran parte abbandonati per effetto dell’attrazione dei grandi centri urbani. La valorizzazione della Ciclo-Via Appenninica contribuirebbe ad una più equilibrata promozione e fruizione delle nostre risorse ambientali, turistiche ed economiche”.

Il Presidente dell’Unione Nazionale delle Pro-loco d’Italia, Nino La Spina, evidenzia: “La rete delle Pro Loco ha aderito fin dall’inizio al progetto #AppenninoBikeTour e collabora a supporto di questa iniziativa attraverso l’attivazione di punti di accoglienza e di informazione per tutti i fruitori di questo percorso”.

Sottolinea il Segretario Generale del Centro Turistico Giovanile, Alberto Ferrari: “Come CTG - Centro Turistico Giovanile – siamo impegnati a incentivare un tipo di turismo lento e rispettoso dell’ambiente, da noi praticato sin dalle origini della nostra associazione nel 1949. Siamo infatti convinti che le vie cicloturistiche siano anche un mezzo altamente sostenibile per scoprire tanti luoghi dell’Appennino che hanno bisogno di essere valorizzati e apprezzati”.

Grazie all’interessamento del Touring Club Italiano si è attivata anche l’Alleanza della Mobilità Dolce (AMODO), l’alleanza delle più importanti associazioni nazionali impegnate sul tema della mobilità sostenibile alla quale aderiscono insieme a Touring Club Italiano anche Italia Nostra, Legambiente Onlus, Assoutenti, Associazione Italiana Greenways Onlus, Federazione Italiana Ferrovie Turistiche Museali, Kyoto Club, Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, Audax Randonneur Italia, In Loco motivi, Iubilantes, Borghi Autentici d’Italia, Associazione Italiana Turismo Responsabile, Terre di mezzo Editore, AIGAE Associazione Guide Ambientali Escursionistiche, Associazione Europea Ferrovieri, Rete dei Cammini, WWF, Federtrek Escursionismo e Ambiente e Federparchi. La portavoce dell’Alleanza, Anna Donati, evidenzia: “Alcune nostre associazioni promotrici come Touring Club Italiano, Legambiente ed AICS sono tra i partner di Appenino Bike Tour. Riteniamo fondamentale l’inserimento di tale progettualità tra le Ciclo-Vie Turistiche Nazionali al fine di costruire una strategia per il rilancio delle aree appenniniche. Si tratta d un progetto non solo di mobilità dolce ma anche di sostegno e crescita delle aree interne del nostro Paese”.

Anche il mondo universitario si è interessato all’iniziativa evidenziandone la positività e il Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali (CINSA) al quale aderiscono l’Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Firenze, Università di Bologna, Università di Camerino, Università degli Studi dell’Aquila e Università degli Studi di Palermo si è attivata con una lettera di supporto inviata al MIT. Nelson Marmiroli, Direttore del Consorzio Universitario, con entusiasmo afferma: “Condivisione che ha avuto un concreto e autorevole confronto scientifico e istituzionale nel corso del convegno internazionale tenutosi a Villetta Barrea nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La comunità del CINSA e tutti i partner istituzionali coinvolti sapranno fornire pieno sostegno per rendere la Ciclo-Via Appenninica una delle eccellenze nazionali e internazionali della mobilità ciclabile”.

Contento dell’entusiasmo che si sta creando intorno alla Ciclo-Via Appenninica il Direttore Generale Vivi Appennino, Enrico Della Torre, che afferma: “I sostegni ricevuti, così come la positività dei diversi incontri che stiamo portando avanti, dimostrano come la Ciclo-Via Appenninica possa divenire punto focale per il rilancio delle aree appenniniche. Auspichiamo che con la Legge di stabilità il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il Ministero dell’Ambiente, decida di istituire la Ciclo-Via. In seguito prenderà avvio una revisione del percorso che porterà al completamento della progettualità con l’obiettivo di inaugurare nel 2020 l’intera segnaletica del percorso”.