Venerdi', 29 Marzo 2024
 
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Archivio Lomax: un grande ritorno in Calabria

Lomax a CardetoLomax a CardetoSu iniziativa dell’associazione Zampognari di Cardeto, questo borgo aspromontano ha ospitato una tre giorni in cui Anna Lomax Wood ha riportato dagli Stati Uniti in Calabria l’archivio del padre, Alan Lomax, a sessantacinque anni dal viaggio di studio intrapreso dall’etnomusicologo a cavallo tra il 1954 ed il 1955. Migliaia di fotografie con suonatori e musicisti, decine e decine di registrazioni audio con le più svariate tarantelle e canti tradizionali, questo il patrimonio dello studioso americano.

«Per me è un piacere ripercorrere le tappe del viaggio di mio padre, in quello che fu l’anno più felice della sua vita. Questa di Cardeto è il primo passo di un progetto a lungo termine. Quest’estate stiamo programmando una settimana nel vibonese e l’estate del 2021 vorrei raggiungere la Costa Viola, specialmente la mitica Scilla».

In un perfetto italiano l’intervento di Anna Lomax, la quale è stata visibilmente emozionata dall’incontrare i testimoni in carne ed ossa di nastri gracchianti e scatti in bianco e nero. A Cardeto in tre giorni una commovente ricostruzione di parentele ed identità, le quali riescono a dare nomi a volti rimasti anonimi, e contribuiranno al riordino degli immensi materiali d’archivio, via via digitalizzati e messi online.

«Stiamo lavorando su un numero inconcepibile di fotografie e ritagli, molto del materiale è rimasto per oltre mezzo secolo inedito e non è sempre facile fare il punto della situazione – piega l’antropologo catanzarese Danilo Gatto – Le mostre permanenti e la valorizzazione di questo fondo statunitense contestualizzato in Calabria sono tutte attività volte ad un recupero di questi studi, che devono essere accessibili a tutti. La partecipazione dei singoli cittadini sarà in ciò fondamentale».

Tra le chicche interessanti la Costa Viola si ricordano una tarantella di Melia, presa a campione per i suoni dell’intera vallata Tirrenica, i canti dei pescatori di Chianalea, intrisi di rituali scaramantici, accompagnate da centinaia di foto.

Francesco Ventura